Sono partita per il mio primo viaggio in Messico, lo scorso novembre, con tutta una serie di belle aspettative, come è normale penso prima di qualsiasi viaggio.
La più importante era quella di godere di due settimane di sole e caldo e farmi dei bei bagni di mare, dopo un anno in cui di altri viaggi ce n’era stato soltanto uno, in Sicilia in primavera, e poi un susseguirsi di tanti ma tanti problemi in famiglia, un classico da alcuni anni a questa parte. Avevo proprio bisogno di una boccata d’aria fresca.
Più che della spiaggia, poi, a me importa proprio del mare, ho bisogno di immergermi e di nuotare, è un vero e proprio toccasana per me (tanto che spesso mi faccio bastare anche una piscina, se il mare non c’è).
Purtroppo questa è stata un’aspettativa proprio delusa, durante questo viaggio. E dire che stavamo sul mar dei Caraibi, e che avevo previsto di soggiornare anche qualche giorno sul Golfo del Messico, si sa mai che il mare non fosse bellissimo su un versante, forse quell’altro’!?!
E invece niente, su 2 settimane – tanto quanto è durato il mio viaggio in Messico – sarò entrata in mare 4 o 5 volte a fare il bagno, e sempre galleggiando in mezzo ad una marea di alghe che neanche la riviera adriatica nel peggiore dei miei incubi.
Come reagite voi quando un’aspettativa di viaggio vi va proprio molto storta?
Io da principio ho reagito male, molto male. Quando siamo arrivati a El Cuyo, per esempio, ed abbiamo trovato questa marea rossa e puzzolente a riva, ero talmente scioccata che sono rimasta in trance per un po’, non riuscivo neanche a credere che un tale scempio fosse possibile. E IO AVEVO TANTO BISOGNO DI ENTRARE IN ACQUA E NUOTARE. 🙁
Però me la sono fatta passare in fretta: i giorni a disposizione erano limitatissimi e non avevo certo intenzione di passarli a lamentarmi. Come mi sono fatta passare la delusione? ora ve lo spiego!

I cenotes, che magnifica scoperta!
I cenote sono degli specchi di acqua dolce sorgiva, sempre fresca e limpida, che si possono trovare in mezzo alla jungla oppure anche nei pressi delle spiagge, ce ne sono molti nella penisola dello Yucatan ma non solo, anche in altre parti dei Caraibi. A volte si tratta di semplici specchi d’acqua aperti, a volte di un complicato sistema di grotte e cunicoli sotterranei.
Per le antiche popolazioni maya i cenotes erano sacri e si può facilmente comprenderne il motivo: in un ambiente così caldo questi luoghi umidi e freschi rappresentavano un riparo ed un’importante fonte di approvvigionamento d’acqua.
Prima di partire, quindi, io ne avevo sentito parlare vagamente, di cosa fossero i cenotes, ma non immaginavo la piega che avrebbe preso il mio viaggio, proprio grazie a loro.


Nel paese in cui abbiamo soggiornato la prima settimana, a Chan Chemuyil, ce n’erano addirittura due, piccoli ma estremamente belli. E così fin dai primi giorni in Messico abbiamo preso a bagnarci in queste acque limpide in mezzo alla foresta, con i pesciolini che venivano a punzecchiarci la pelle, e la maschera da snorkeling per guardare sul fondo: piante acquatiche e anfratti nella parete di roccia, facevano di questi luoghi qualcosa di magico e ancestrale.
Quali cenote visitare nella penisola dello Yucatan? come vi si accede, come funziona?
Alcuni sono ad accesso completamente gratuito, come quelli di Chemuyil, certe volte potete trovare altre persone, altre volte sarete solo voi, dipende.
Altri ancora sono stati organizzati per accogliere visitatori e vi si paga l’ingresso, oppure sono compresi o possono essere aggiunti nel prezzo del biglietto della visita di una spiaggia o di rovine archeologiche, come a Tulum.
I cenote Dos Ojos, una meraviglia della natura.
Il magnifico complesso dei cenote Dos Ojos, anch’esso vicinissimo a Chemuyil, quindi circa a metà strada fra Tulum ed Akumal, è uno di quelli che vi consiglio di non perdere. Dire che siamo stati stupidi a venire qui soltanto nel pomeriggio, è dire poco, perchè vale assolutamente la pena di rimanere qui un’intera giornata.


I cenote visitabili sono 5:
- Dos Ojos, i due cenote vicini in cui nuotare e fare snorkeling in caverne di un azzurro incredibile, è anche possibile passare da una caverna alla seconda in immersione con le bombole; per tutti!
- Cenote El Pit: una caverna sommersa sotterranea in cui scendere a picco.. solo per divers esperti!
- Cenote Jaguar: il primo, il più vicino all’entrata è questo cenote in mezzo al verde, molto ampio per nuotare e fare snorkeling, è anche possibile lanciarsi con una zipline; per tutti!
- Cenote Nicte Ha: piccolo e contornato da rocce e piante e fiori acquatici, veramente molto molto bello, per tutti!
- Misterio Maya: un sistema di grotte semi sommerso visitabile solamente con una guida del parco, da non perdere a patto che non soffriate di claustrofobia!

Informazioni Parque Dos Ojos
Quanto costa? si paga a seconda di quali cenote volete visitare; si viene muniti di uno specifico braccialetto da mostrare all’ingresso. Il più caro è il Misterio Maya, ed il meno caro il Nicte Ha (si va dai 550 ai 100 pesos a testa). All’ingresso cercheranno di convincervi ad acquistare quelli più costosi, ma fidatevi: il Dos Ojos è sì quello più frequentato ma ne vale assolutamente la pena! Se siete sub i prezzi e le esperienze che potete fare variano. All’ingresso si paga solo in contanti quindi venite premuniti perchè non accettano carte di credito.
Da un cenote all’altro in mezzo alla jungla ci si può spostare con la propria auto, a piedi oppure noleggiando delle biciclette (i cenote distano fino a 3 km di distanza dall’entrata principale). Ci sono bagni, docce, armadietti per gli effetti personali ed un ristorante con palapas in cui rilassarsi.
L’orario d’ingresso è dalle 8 alle 5 del pomeriggio, quindi noi – arrivati alle 14,30 – siamo riusciti a vederne soltanto due, Dos Ojos e Nicte Ha.
Sito ufficiale: http://www.parquedosojos.com/
Consigli cenotes in generale.
L’acqua nei cenote è fredda, conviene tenerlo presente, io mi sono portata una maglietta da indossare per entrare in acqua, in modo da attutire l’effetto per così dire “energizzante”!!
Per entrare in acqua vi consiglio anche le scarpette da scoglio o col fondo di gomma perchè le rocce possono essere sdrucciolevoli.
Ricordatevi inoltre di portare con voi crema solare e repellente per insetti, però solo quelli di tipo biodegradabile, come richiesto in tutti i parchi del Messico. Se non riuscite a portarli dall’Italia, si possono acquistare in loco nei supermercati, noi abbiamo usato solo questo tipo di prodotti durante tutto il nostro soggiorno.
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Quali altri cenote vale la pena di visitare in Riviera Maya?
Vi consiglio anche la laguna di Yal-Ku, ad Akumal, mi è piaciuta meno dei Dos Ojos però è un posto carino; qui l’acqua di un cenote si mescola con quella di una laguna di acqua salata, si può fare snorkeling ma non si vede gran che di interessante come nelle grotte di Dos Ojos.
Consiglio di prendere il giubbetto salvagente all’ingresso se non siete grandi nuotatori perchè il punto d’ingresso in acqua nella laguna è uno solo, e se volete esplorarla un po’ tutta c’è da nuotare avanti e indietro parecchio.

Un altro parco che mi sembrava interessante – anche se non ci siamo andati – è quello delle grotte di Aktun Chen, ad Akumal, in cui è possibile esplorare un fiume sotterraneo.
La mia sete di acqua e di nuotare con la scoperta dei cenote sono state così soddisfate in una maniera per me del tutto inaspettata, una scoperta di qualcosa di completamente nuovo che da sola per me è valsa la pena dell’intero viaggio in Messico.
E voi avete mai avuto qualche aspettativa tradita in viaggio, ricompensata però in grande misura da una scoperta sensazionale ed inaspettata?
E non è così forse anche nella vita? a volte siamo troppo carichi di aspettative mentre magari invece.. le cose più belle arrivano in modo inaspettato, basta saperle cogliere.
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Son d’accordo con te, anch’io a volte sono partita con aspettative che sono rimaste deluse, mentre in altri casi è accaduto l’esatto contrario.. Conviene sempre fare come le spugne ed assorbire tutto ciò di buono che un viaggio riesce a regalarci, soprattutto a livello esperienziale