Pensieri di una viaggiatrice

Estate 2020: il tempo delle cose ritrovate

Da qualche giorno, da quando è terminato il lockdown, e si sono riaperti i “confini” regionali e le frontiere nazionali, abbiamo potuto pian piano riprenderci le lostre libertà di muoverci ed in teoria anche di viaggiare.

Certo, ad oggi, ancora ci sono ancora molte limitazioni per entrare in determinati paesi europei, in alcuni casi proprio per noi cittadini italiani, dobbiamo ancora andare in giro con le mascherine, evitare assembramenti etc, ma finalmente siamo comunque liberi di fare delle scelte.

Il tempo delle libertà ritrovate

Nel mese di maggio gradualmente già mi ero ripresa qualche libertà di spostamento: ho rivisto mia sorella dopo 4 mesi, e la mia amica Laura dopo 3 mesi, ci siamo sostenute molto in questo periodo. Siamo andate a fare una splendida passeggiata in mezzo a dei campi di papavero.

Sono andata poi a fare un giro nel centro della mia città, Modena, ci siamo seduti anche al tavolino di un bar a bere qualcosa, mio marito ed io; lui è addirittura entrato in un negozio e si è comprato un paio di jeans! 🙂

modena piazza grande duomo
Modena, Piazza Grande, la mia città d’origine

E che dire poi di quel lunedi in cui ci siamo presi un giorno di vacanza e ce ne siamo andati in Riviera Romagnola, a Cervia, per rivedere il mare e mangiare il pesce. Sì! il mare e la spiaggia erano ancora lì. Gli ombrelloni un po’ più distanziati, la gente con le mascherine in faccia, gel disinfettante per le mani ovunque, ma era quello che mi aspettavo di provare: una specie di gioia da riscoperta che attendevo da tempo.

La Liguria ritrovata

E finalmente, due giorni fa, abbiamo fatto le valigie, acchiappato il gatto, e siamo tornati nella nostra casa in Liguria, il posto del nostro cuore, che non potevamo raggiungere da più di 3 mesi. Mi aspettavo di trovare un gran casino, il terreno incolto, l’orto da fare, invece era tutto curato bene e l’orto già avviato, grazie ad una squadra di ragazzi che vengono a fare dei lavori per noi ormai da diversi anni e che ci hanno fatto ritrovare tutto sistemato con cura. É stato bellissimo ritrovare la nostra casa ed anche il felino si è subito riappropriato dei suoi davanzali preferiti 🙂

Il tempo della serenità ritrovata e le cose positive

Facendo un bilancio generale, devo dire che siamo stati molto fortunati. Nessuno di noi si è ammalato, nè nella mia famiglia o cerchia di conoscenti ed amici. Nessuno ha perso il lavoro definitivamente. Io lavoro da casa in maniera autonoma già da 17 anni e da febbraio ci siamo ritrovati in due, in casa a lavorare, perchè anche Filippo da 3 mesi è stato messo in smartworking . ha sempre continuato a lavorare ma non è mai più rientrato fisicamente in azienda. E pare proprio che continuerà così per molti mesi a venire.

Questa promette di essere una bella novità per noi: poter stare qua tutta l’estate insieme, invece che fare sempre avanti e indietro oppure io che resto qua da sola col felino e lui che deve rientrare a Modena per il lavoro, ci consentirebbe di gestire meglio le cose che ci sono da fare qui sul posto; perchè con una casa con 2600 mq di terreno ed uliveto, c’è sempre qualcosa da riparare, un lavoro da mandare avanti, per non parlare delle piante da annaffiare e tutto il resto.

Ma nonostante sapessi che l’avevamo scampata bella e che sicuramente ci eravamo ritrovati in posizioni privilegiate e più fortunate di molti altri, finchè non sono arrivata qua, finchè non ho potuto staccarmi dal mio appartamento di Modena e da tutto quel delirio mentale che ci avevo vissuto, non sono riuscita a rasserenarmi. Un delirio mentale che aveva imperversato soprattuto sui social e sui media, e dal quale mi sono fatta colpire pesantemente, al punto di farmi prendere anche la decisione di cancellarmi definitivamente da facebook dopo 11 anni (ma non preoccupatevi, la pagina c’è ancora).

Il futuro ed i viaggi

E come saranno i viaggi di questa estate? la gente si sposterà? io rimarrò qui in Liguria, ma chi non ha seconde case o parenti/amici ad ospitarli e vorrà/potrà andare in vacanza lo stesso, penso che lo farà in auto, in modo da non dover dipendere dai casini del trasporto aereo, e quindi verosimilmente si sposterà non troppo lontano e magari anche con decisioni dell’ultimo minuto. Anche all’estero, perchè no, non solo in Italia. Gli stranieri qua stanno già arrivando, non sapete quante auto con targhe svizzere e tedesche abbiamo visto l’altro giorno in autostrada venendo in Liguria. E penso che verosimilmente le frontiere saranno aperte anche per noi italiani a luglio ed agosto ( e se così non fosse, ce ne faremo una ragione).

Quindi se all’inizio di tutto quello che è successo dicevo che i viaggi erano proprio l’ultimo dei miei pensieri, oggi invece partirei non domani, partirei ADESSO, SUBITO. Prenderei anche un aereo senza problemi, io non ho più paura. Forse mi tratterrebbero di più le incognite legate ai possibili voli cancellati e disagi, ed all’incertezza in generale, ma con tutte le misure di prevenzione ed igiene che ci sono ora, io no, non avrei nessuna paura a prendere un aereo e viaggiare. Se non avessi la mia casa in Liguria, partirei eccome.

Perchè sento fortemente che per il fatto di non essere partita, di essermi persa il viaggio in Argentina, mi sono persa qualche cosa che non si recupererà. Qualcosa che frasi come “puoi sempre andarci in futuro”, “è solo rimandato” e via dicendo, non rendono giustizia e non descrivono la realtà di quello che è successo.

É successo che mi sono persa un’esperienza che mi avrebbe arricchito, un tempo che mi avrebbe regalato un po’ di leggerezza, e qualcosa di nuovo che avrei imparato per me stessa. E non si può recuperare. É una sensazione che avete anche voi?

Siamo fuori dal tunnel?

Percorrendo l’autostrada della Cisa due giorni fa, per raggiungere La Spezia, passando dai tunnel mi veniva da canticchiare: “siamo fuori dal tunnellll ..” e ho avuto questo pensiero…

tunnel

..ma saremo veramente fuori dal tunnel? Cosa succederà tra qualche mese? il prossimo inverno?

Secondo me ora è semplicemente il momento di vivere un presente finalmente ritrovato, lasciandoci alle spalle i deliri dei mesi passati, inutile cercare di fare previsioni.

Mi auguro soltanto che vivremo il futuro con delle nuove consapevolezze acquisite, che non potrebbero farci altro che bene. Come lavarsi frequentemente le mani, non uscire di casa e non viaggiare e soprattutto non far viaggiare i propri figli da malati, a tutti i costi, come se fosse una questione di vita o di morte. Quando uno è malato è malato, deve stare a casa, invece di andare in giro a peggiorare le cose e ad ammorbare tutti. Spero che abbiamo imparato da quello che è successo ad avere più cura e rispetto per noi stessi e per la nostra salute, e quindi di conseguenza anche per quella altrui.

Buona estate a tutti!

4 Commenti

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