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I sogni dei miei viaggi: Paradis d’Ouvea, paradiso di nome e di fatto.

Sapete quando si dice: la destinazione dei miei sogni, il sogno nel cassetto, prima o poi ci andrò.. ecco, per me questo luogo è la Nuova Caledonia, questo lontanissimo e poco conosciuto arcipelago del Pacifico.

Dopo anni di sogni, e quasi un anno intero passato ad organizzare il viaggio, a calcolare il budget e in definitiva ad aspettare che arrivasse il momento di fare la valigia, finalmente nel dicembre 2011 siamo atterrati in questo tanto agognato luogo.

Il nostro viaggio in Nuova Caledonia è durato 25 giorni e l’itinerario prevedeva di visitare 4 isole diverse: la Grande Terre, l’Isola dei Pini, Lifou, ed infine Ouvea, detta l’isola più vicina al paradiso (l’autrice giapponese Katsura Morimura ha scritto un romanzo con questo nome ispirandosi proprio ad Ouvea). L’unico albergo presente su questa piccola isola si chiama proprio Paradis, già il nome è tutto un programma.

Ora, solitamente, quando le aspettative sono così elevate (ed il costo della camera pure), non raramente arriva una piccola o grande delusione. Ebbene… tutto ciò non vale per questo luogo.

L’Hotel Paradis d’Ouvea fino a pochissimo tempo fa non aveva nemmeno un suo sito web, sembrava non averne bisogno. Trattandosi dell’unico hotel presente sull’isola, chi si dirige fino a questo sperduto angolo di mondo, molto probabilmente soggiornerà proprio qui, prenotando il soggiorno tramite un’agenzia viaggi (noi no, abbiamo telefonato direttamente all’albergo he he 🙂 ).

L’Hotel Paradis si trova direttamente su una delle spiagge e lagune più belle del mondo; la laguna di Ouvea è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, per la sua unicità e biodiversità, e scusate se è poco.

Il Paradis è un hotel denominato “di lusso”, però non ha nulla di sofisticato, i bungalow sono ben inseriti nel paesaggio e non ci sono gli stupidi overwater a rovinare l’orizzonte. Niente mondanità, niente animazione, nessun fronzolo.

L’Hotel Paaradis sulla laguna di Ouvea.

Più che una camera, il bungalow è un miniappartamento: una camera da letto con salottino, un disimpegno, un bagno con vasca e doccia, una veranda. Mobili di legno e vimini, stile minimalista disegnato da un architetto giapponese, grande ariosità e luminosità e una confortevole semplicità. In bagno vi aspettano alcuni dei prodotti migliori per la cura del corpo e dei capelli che io abbia mai trovato in un hotel.

Quando ci siamo andati noi, non c’erano nè televisione in camera nè connessione ad internet, quest’ultima solo alla reception. Nel corso del 2012 però l’hotel è stato ristrutturato e la tv è stata messa, ma è l’ultima cosa che serve in un  luogo come questo.

L’albergo ha anche due ristoranti ed una piscina con una cascatella d’acqua: tutti i giorni ci passavamo davanti dicendo “che carina”, ma poi non ci siamo mai fermati.. con un mare così a fianco a che serviva?

Relax sulla spiaggia ad Ouvea.
Relax sulla spiaggia ad Ouvea.

Sull’isola non c’è nulla proprio da fare, non preoccupatevi, non vi sforzerete. Forse un’escursione guidata alle falesie oppure lo snorkeling nella laguna, altrimenti un’uscita in barca verso gli atolli vicini. Al massimo dello sforzo si può noleggiare un’auto (mezza giornata è sufficiente) per girare l’isoletta, visitare la chiesa di Saint Joseph ed osservare in tutta la sua magnificenza l’unica spiaggia che percorre l’isola per tutta la sua lunghezza.

25 km ininterrotti di sabbia bianca accecante e di una laguna di cristallo.

Laguna di Ouvea Patrimonio dell'Umanità.
Laguna di Ouvea Patrimonio dell’Umanità.

Ogni sera ci addormentavano con il rumore del mare in sottofondo, ed ogni mattina quando uscivamo sulla veranda rimanevamo senza parole: il frusciare del vento e delle palme, questo orizzonte della laguna che sembra non finire mai, il mare cristallino, il silenzio assoluto.

Per la purezza del luogo, per il silenzio assoluto, per la confortevole semplicità, ho avuto la sensazione di essere al riparo da tutto. Dai pensieri negativi, da qualsiasi cosa potesse succedermi, non c’era inizio e non c’era fine, c’era un flusso unico di sensazioni che pervadeva tutti i momenti delle nostre giornate…

..per i tre giorni che ho passato qui, ho avuto la sensazione di essere veramente in Paradiso.


Con questo post partecipo all’evento I Sogni dei Miei Viaggi del blog di Monica, che questo mese ci chiede di raccontare dei luoghi più belli in cui abbiamo dormito durante i nostri viaggi, per cura degli ospiti, per la bellezza della location, per le sensazioni che ci hanno dato.

Se volete partecipare anche voi leggete sul blog Viaggi e Baci come fare, c’è tempo fino al 10 gennaio per scrivere il proprio post o semplicemente inviare le foto del luogo di cui volete raccontare.


Vuoi conoscere tutta l’avventura del mio viaggio in Nuova Caledonia? leggi il mio Diario di Viaggio oppure le informazioni per organizzare il viaggio.

..e buoni sogni a tutti!!

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