É un argomento molto attuale in questi tempi di notevoli cambiamenti sociali, quello di raccontare storie di italiani che fanno scelte di vita diverse, e vuoi per la crisi oppure per altri motivi, lasciano il belpaese in cerca di un futuro migliore.
Addirittura molti nuovi siti web sono nati (e stanno facendo fortuna) proprio intorno a questo argomento: come mollare tutto e rifarsi una nuova vita all’estero.
Allora oggi ho pensato di raccontarvi una storia anch’io, quella di due persone, Sonia e Marco, insieme nella vita da più di 15 anni, che invece hanno da poco “fatto il salto” inverso. Dopo aver vissuto cinque anni e mezzo ad Amsterdam, infatti, da qualche mese sono rientrati in Italia per realizzare insieme un nuovo progetto e, soprattutto, un cambio radicale di vita.
Vi dico subito che conosco Sonia più o meno dal “lontano” 1995, quando ci incrociammo per la prima volta nei corridoi di un’agenzia di pubblicità in cui entrambe lavoravamo. Io era una grafica e lei una copywriter. Poi i contatti si sono un poco allentati a motivo del mio cambio di lavoro e del suo successivo trasferimento in Olanda.. ma questa è un’altra storia.
Quella attuale la lascio raccontare a loro.
donna con la valigia: cari ragazzi, la prima domanda è d’obbligo: perchè mai due come voi, con alle spalle carriere importanti ed impieghi creativi e di responsabilità (Marco ha un passato recente come dirigente di una delle più importanti aziende italiane di design) decidono di cambiare vita?
Marco: la molla che ha fatto scattare tutto è stata senza dubbio l’idea che qui in Maremma avevo un sacco di cose da fare. Cose molto mie, cose che mi piacevano, diverse da quelle in cui ero impegnato, sogni da realizzare. E poi la consapevolezza che il tempo passa troppo in fretta: mi ritrovavo a fine anno a dire a me stesso: ”accidenti un altro anno è andato” e cresceva la frustrazione dell’essere fermo, statico, in una situazione che non sentivo più mia.
Quando nel 2007 ci siamo trasferiti in Olanda, lo abbiamo fatto con grande entusiasmo, l’idea di cambiare radicalmente vita era ancora solo un sogno lontano. Posso dire che l’esperienza olandese mi abbia aiutato a “chiudere il cerchio”, dandomi la possibilità di realizzare il sogno. Ad un certo punto mi rendevo conto che avevo già raggiunto professionalmente tutto quello che volevo, e non avevo più stimoli ed entusiasmo. Cominciavo a fremere perchè il desiderio di “uscire dall’ufficio” aumentava di giorno in giorno.
Sonia: beh io ho fatto il primo “cambio di vita” quando siamo partiti per Amsterdam. Il trasferimento ha costretto me, abituata a lavorare da quando avevo 16 anni per mantenermi agli studi, a lasciare il lavoro. È stato un discreto flash ritrovarsi in un Paese straniero senza “niente da fare”. Ma mi è stato utile per rallentare i ritmi di vita e capire dove realmente volessi stare e a fare che cosa. Il sogno per me non era chiaro e definito come lo era per Marco e ho avuto bisogno di quel “nulla facere” per fare chiarezza dentro di me.
donna con la valigia: che cosa, in sostanza, avete fatto?
Marco: Da anni venivamo in vacanza nella nostra casetta in Maremma, a Vetulonia, fra collina e mare. È un posto che ci ha “stregati” appena lo abbiamo visto. Una natura selvaggia e incredibile, un clima straordinario, gente speciale. Non è difficile sognare di viverci perchè sembra un universo parallelo. E infatti abbiamo iniziato a valutare la possibilità di trasferirci qui in futuro.
Il difficile è stato capire che cosa fare per vivere qui. Ci siamo scervellati per un po’ ma alla fine i discorsi tornavano sempre lì, alla terra.
L’anno scorso abbiamo comprato un terreno di 4 ettari e abbiamo deciso di piantarci circa mille ulivi con i quali produrremo olio biologico.
Sonia: nel frattempo la dependance che avevamo in origine ristrutturato per i nostri ospiti, è diventata un bed and breakfast. Una piccola struttura con due posti letto, in un grande giardino con mandorli e ulivi, immerso nel verde della macchia maremmana e colazioni strepitose che curo personalmente. Un piccolo gioiellino che ha dato sfogo alla mia passione per cucinare i dolci e alla mia attitudine naturale nell’avere a che fare sempre con persone nuove.
donna con la valigia: eh già.. infatti, cara Sonia, devo ancora avere da qualche parte il sacchettino dei dolcetti che avevi confezionato per me quando mi sono sposata.. pensa te!!
Immagino però che ci siano state anche molte difficoltà da affrontare…
Marco: all’inizio avevo tante cose da fare che la cosa più difficile era finire tutto nelle 24 ore. È stato difficile forse abituarsi ai ritmi: la natura non fa quello che vuoi tu ma ha i suoi tempi che vanno rispettati. Da manager ero abituato ad ottimizzare le modalità di lavoro per ottenere i risultati in tempi tecnici ristretti e con la Natura questo non funziona. Non nascondo che i primi mesi è stato faticoso anche il lavoro fisico: piantare mille ulivi, costruire l’impianto di irrigazione a goccia, assistere alla creazione del pozzo per l’irrigazione e nel frattempo costruire la staccionata o i tavolini per il bed and breakfast, sono attività di grande soddisfazione ma davvero pesanti per chi è abituato ad un lavoro d’ufficio.
Sonia: la difficoltà più grande per me è stata la gestione della burocrazia. In Italia il monte di scartoffie che devi firmare, consegnare, spedire, per fare qualsiasi piccola cosa è allucinante. Per non parlare dei costi.
In certi momenti, confesso, ci siamo quasi scoraggiati: la burocrazia sembrava davvero remare contro di noi.
donna con la valigia: Sonia come ti capisco, ne ho avuto un saggio anch’io recentemente dello scoraggiamento che può indurre la burocrazia italiana. Ma le vostre famiglie, gli amici, come hanno reagito di fronte a questa scelta? Non vi avranno presi un po’ per matti?
Marco: gli amici se lo aspettavano, credo. Io ho sempre avuto un debole per la natura, la vita all’aria aperta, il lavoro manuale. Forse non se lo aspettavano proprio in questo momento: la crisi, l’esperienza di vita all’estero in una situazione di vita in fondo economicamente sicura: sicuramente qualcuno avrà anche pensato che siamo un po’ pazzi.
Sonia: Noi siamo figli di gente che ha vissuto la guerra, gente che ha fatto sacrifici per farci studiare: i nostri genitori fino a qualche mese fa si godevano noi figli laureati ed in carriera, figli con una “posizione”. Non credo sia stato semplice per loro capire perchè volessimo “fare i contadini”. Ora, però, ci vedono felici e gioiscono di questa nostra serenità.
donna con la valigia: com’è vivere in Maremma? Come siete stati accolti a Vetulonia?
Marco: l’accoglienza della comunità del luogo ha rivestito un ruolo molto importante. I maremmani sembrano subito persone difficili, chiuse. In realtà sono persone davvero speciali, con un cuore grande, sempre pronti a darti una mano. Sono sinceri e diretti e amano la gente sincera e diretta: credo che abbiano capito che io sono come loro, per questo ci siamo piaciuti subito.
Sonia: per me l’abbraccio del paese è stato importantissimo. Qui mi sono sempre sentita a casa: Vetulonia non conta più di 300 anime e il gruppo dei giovani, al contrario di quanto si possa credere, ama questo paese e lo fa vivere. Ci hanno accolti come se fossimo già dei loro. E quando siamo arrivati per restare definitivamente, il cartello all’ingresso del paese con scritto “benarrivati Marco e Sonia” ci ha commossi fino alle lacrime.
donna con la valigia: quindi, tirando le somme… quanto è difficile fare una scelta del genere?
Marco: una scelta così non si fa a cuor leggero, che sia chiaro. Si viene spesso assaliti da mille dubbi, da incertezze, a volte ci si lascia scoraggiare da fattori esterni. Ma è un’esperienza entusiasmante: i ritmi di vita cambiano, non c’è un giorno uguale all’altro, si impara tanto. E soprattutto si recuperano l’entusiasmo e la gioia di fare.
Se è una scelta difficile? Si lo è, ma solo finchè non ci si butta. Poi è un sogno che si avvera. E rende felici.
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Cari Marco e Sonia… in bocca al lupo per la vostra nuova vita, mi viene da dire che anche una sola persona felice in più al mondo credo che possa dare un grosso contributo a migliorarlo. Da parte mia sono un po’ stanca di vedere in giro soltanto persone amareggiate e tristi.. e questa invece è stata una gran bella storia da raccontare.
E se volete andarli a trovare, nel loro bed and breakfast in terra di Maremma con vista sul mare, potete trovare Sonia e Marco sul loro sito: www.leguazzebone.com. Potete trovare la loro struttura ed i commenti degli ospiti anche su Tripadvisor.
Io credo che andrò a trovarli molto presto.. Maremma arrivooo!!
credits foto: © il mandorlo bed and breakfast – riproduzione riservata
Io sono stato ospite di Sonia e Marco, due persone allegre e gioviali. Luogo strepitoso. Andate a trovarli !!!
Ci andró anch’io al più presti 🙂