Non so che fine hanno fatto i primi 6 mesi dell’anno, anche voi?
Non riesco a credere che siamo già a metà del 2020, che cosa diavolo ho fatto negli ultimi 180 giorni? dunque vediamo un po’ il punto della situazione (questo è l’anno dei punti della situazione, Fase 1, Fase 2, Fase 3 e compagnia bella).
Sono stata in lockdown chiusa in casa per quasi tre mesi, però non mi posso lamentare dai, almeno non mi sono ammalata (e te credo, non sono uscita per TRE MESI!!).
Ho setacciato telefonicamente per mesi le farmacie della mia città per sapere se finalmente erano arrivate le benedette mascherine, finchè non ho capito che la cosa più furba da fare era ordinarle su Amazon dalla Cina, sono arrivate in 15 giorni (adesso ovviamente si trovano ovunque).
Sono stata appostata per ore sul sito dell’easycoop per cercare di prenotare la spesa online, rassegnandomi alla consegna un mese dopo.
Sono uscita di casa a fare passeggiate di nascosto alle 10 di sera perchè avevo paura che mi fermassero le forze dell’ordine e mi facessero la multa per non so bene che cosa.
Ho dovuto far portare l’ “imbuto” al mio gatto per una settimana perchè aveva una ferita che altrimenti non sarebbe guarita, mi ha odiato poverino, però sono stata fortunata dai, alla fine è guarito.
Ho messo l’annuncio della mia casa in Liguria sul sito di scambio casa HomeExchange il 14 febbraio, ho ricevuto decine di richieste ma ho dovuto rifiutarle tutte a causa di quello che stava succedendo.
Ho litigato con le compagnie aeree che non mi hanno rimborsato i biglietti, scrivendo mail, whatsapp e arrabbiandomi sui social, con l’unico risultato che allla fine ci sono stata male solo io.
Mi sono rassegnata al fatto di non poter andare in Argentina.
Ho comprato un letto nuovo per la mia camera prima dell’inizio del lockdown, me l’hanno consegnato due mesi dopo bardati come se ci fosse una guerra nucleare, però non mi potevo lamentare dai, finalmente avevo il mio materasso nuovo.
Ho fatto interminabili partite a Monopoli con mio marito, e dopo un po’ che due palle ragazzi, però non mi potevo lamentare dai, le avevo vinte quasi tutte io.
Ho avuto una crisi di nervi quando al 4 di maggio ancora non ci hanno permesso di uscire dai “confini” della Regione (ma quando mai in Italia ci sono stati i confini tra le regioni, ma che minchia si sono inventati?!?!). Però la colpa è stata mia, perché mi aspettavo che ci facessero uscire: maledette le aspettative (e i media che raccontavano cazzate inenarrabili per confonderci tutti).
Ho mandato anche io la mia foto alla pagina facebook “View from my window“, per mostrare la vista dalla mia camera durante la quarentena. Che vista eh?!!? 🙂
Ho assistito terrorizzata alla conta dei morti, guariti e contagiati per mesi, litigando con emeriti sconosciuti su facebook, finchè non ho preso la decisione di cancellare definitivamente il mio account dopo 11 anni. Quindi addio facebook e sapete cosa? mi aspettavo di non riuscire a stare senza, e invece non mi manca per niente, non ne potevo proprio più.
Mi hanno cancellato l’appuntamento col cardiologo perchè c’era il coronavirus
- non ho potuto fare la mammografia perchè c’era il coronavirus
- e adesso che forse potrei andare a fare queste visite mi hanno detto che non se ne fa niente fino a settembre. Qualche aspettativa ce l’avrei: speriamo che nel frattempo non mi ammalo, ecco.
Ho visto e sentito tanta gente preoccupata perché sono mesi che non lavora o non gli è ancora arrivata la cassa integrazione e anche qua: noi speriamo che ce la caviamo.
Ho scritto 6 post a tema coronavirus tra cui l’ultimo in cui mi sembrava di aver ritovato un po’ di serenità, ma forse era solo un attimo nel tempo.
Ho ritrovato nella mia borsa la carta d’imbarco dell’ultimo volo, il 29 novembre dell’anno scorso: mi sono scese le lacrime perchè sono passati 7 mesi e sono in astinenza da viaggi ormai. Tra compagnie aeree che vendono voli fantasma e quarantena obbligatoria all’arrivo, la vedo grigissima per il futuro prossimo dei viaggi.
Ho visto le visite calare su questo blog fino a ridursi a meno di un quinto: nessuno cerca più argomenti come i Caraibi (se non per scappare là e mollare tutto), Mauritius o la Nuova Caledonia. Il mio post più letto degli ultimi tre giorni è stato quello sulla Lunigiana, che fino a l’altro ieri non se l’era mai cagato nessuno.
Ho pianto per la scomparsa del Gatto Bob – e questa sì che è una tragedia! -: ho letto tutti i libri scritti da James Bowen e persino visto il film al cinema 🙁
Ho disdetto l’abbonamento a Sky dopo 8 anni che pagavo 45 euro al mese per vedere della pubblicità intervallata da altra pubblicità, ho fatto l’abbonamento a Netflix e spendo solo 12 euro al mese senza nessuna pubblicità.
Durante la quarantena mi sono vista per intero tutte le serie: “La casa di carta”, “Vis a vis il prezzo del riscatto” e “Breaking Bad”. La mia preferita? la prima!
Ho iniziato a leggere “Il Post” l’unico quotidiano minimamente decente in Italia, io che non avevo intenzione di leggere più nessuna notizia di attualità.
Sono andata dalla parruchiera dopo 7 mesi quando ormai avevo perso le speranze di riuscire ad avere un appuntamento, e mi sono sentita dire: “ammazza che riscrescita!” hahahah!! 🙂
Ho fatto le valigie per tornare a stare qua in Liguria con la speranza di rasserenarmi, sono un po’ più distesa di prima perchè ho abbandonato la tana maledetta del lockdown, ma non c’è niente da fare: i problemi t’inseguono ovunque.
Sono andata finalmente per la prima volta a farmi il bagno in mare, guardando bene di tenere le distanze da tutti anche in spiaggia, però ho constatato che ben pochi rispettano le disposizioni, almeno qua al mare in Liguria. E non sto parlando della gente “normale”, ma degli addetti dei pubblici esercizi, mascherine indossate e tavolini sanificati al passaggio di ogni cliente al bar? un miraggio in taluni casi.
Ho trovato una nuova badante per i miei genitori, perchè dopo l’ennesima scenata isterica della tizia, mio padre finalmente l’ha cacciata via, e questa è una delle poche buone notizie buone degli ultimi tempi, però speriamo che quella “nuova” vada bene sennò sono guai seri.
Quindi che cosa ho fatto io sostanzialmente in questi 180 giorni?
Ho cercato di “resistere“
Ma sapete cosa? Guardando anche al futuro, ai prossimi 180 giorni di questo 2020, io non vorrei passarli sempre e solo a “resistere”, sopportare, portare pazienza nella vita, vorrei potermi anche lasciar andare, abbassare la guardia ogni tanto. Vorrei non viverla sempre e soltanto come un problema da risolvere, questa vita, come un’ansia continua da tenere a bada, mi sono stufata di questo eterno “tenere botta” come dicono gli emiliani, io la odio quell’espressione lì.
Sarebbe bello che la vita diventasse semplicemente un’esperienza da fare, ma forse è soltanto colpa mia, che non sono capace di prenderla come viene e basta. Riesco a godermi al massimo pochi giorni di serenità senza pensare nè al passato nè al futuro, nè alle aspettative deluse nè ai progetti che non si realizzano mai. E nemmeno a tutte le volte che mi sento dire: ma te sei fortunata, ma beata te, ma di cosa ti lamenti.
E voi siete riusciti a prenderli “come sono venuti e basta” questi primi sei mesi dell’anno, state ancora “resistendo”, o come vi siete sentiti? buon primo luglio a tutti 🙂
Il tempo e passato troppo in fretta!!
Esatto! non so dove sia finito 🙁
Ma secondo me perché siamo stati 2 mesi chiusi in casa a fare nulla
Io ho lavorato, però comunque il non poter fare tutte le cose “normali” della mia vita, non aver potuto viaggiare, non essere potuta uscire, mi sembra di avere un vuoto di almeno 3 mesi..
Esatto! Io sono stata a casa totalmente, ma anche il fatto di non essere liberi di fare le cose, ti fa sembrare la vita monotona e inconcludente!! 😕😕
Buongiorno,
i primi 6 mesi sono “volati”, però non abbiamo mai smesso di sognare (io e la mia famiglia) il viaggio in Islanda ad agosto ed alla fine pare che ce l’abbiamo fatta.
Ci sono stati mesi tremendi chiusi in casa con notizie terribili relativi all’andamento della pandemia, spero e mi auguro che la seconda parte dell’anno non ci riservi altre brutte sorprese e si possa tornare gradatamente alla normalità.
Fortunatamente non abbiamo avuto problemi con il lavoro, la mia azienda già da anni pratica lo smartworking, ora è diventato home working (almeno fino al 31 agosto), sinceramente la cosa non mi dispiace, essendo un pendolare per me lavorare da casa significa risparmiare circa 2.5 ore di viaggio ogni giorno, soprattutto d’estate con i treni roventi che sembrano delle saune viaggianti, e già questo mi migliora notevolmente la vita, alla fine lavoro anche di più e meglio.
Per il resto, senza questa dannata pandemia, i problemi alla fine sono sempre gli stessi, tutti legati alla “ordinaria gestione” sia dell’attività lavorativa che di casa, purtroppo con i genitori anziani c’è anche la straordinaria gestione, anche io ci sono passato, non è facile e, soprattutto, non è facile se si è da soli a gestire la situazione.
Dicevano che dopo la pandemia tutto non sarebbe stato più come prima, sinceramente a me non sembra.
La mia impressione è che le misure di “distanziamento sociale” e le varie norme di comportamento che ci hanno raccomandato, stiano via via sfumando.
Sono sparite le code ai supermercati, in alcuni posti non prendono più neanche la temperatura (anche se dovrebbero), la mascherina pare che serva a sostenere il mento piuttosto che a coprire naso e bocca, sono ritornati i gel disinfettanti e le mascherine, e da poco anche i guanti di lattice che per un certo periodo di tempo erano spariti dalla circolazione (c’era anche chi era messo peggio di noi perchè anche la carta igienica era introvabile in certe nazioni 🙂 ), torniamo finalmente alla normalità, certo rispettando le dovute precauzioni (chi le rispetta), ma non lasciamoci sopraffare dalla situazione.
Le auguro di trascorrere una serena estate e di poter riprendere i Suoi viaggi, così da leggere le Sue esperienze di viaggiatrice.
Grazie Mauro! sono contenta per voi se riuscite a partire ad agosto, veramente. Credo che tutti abbiamo voglia di tornare alla “normalità”, è giusto che sia così, però secondo me tante persone sono regredite nelle loro paure e sono rimaste traumatizzate, la paura dell’altro e l’isolamento sociale in tanti si sono radicati ancor più di prima. É una cosa che mi preoccupa un po’. Vedremo cosa ci riserverà il futuro, intanto buona estate 🙂
Ahhhh mi rivedo in tante cose. Ma adesso è ora di tornare a vivere. Basta tv, basta giornali e brava, basta facebook, se non per cose futili. Abbiamo dato fin troppa importanza anche ai medici in tv, così come l’OMS che ne ha sparate a tutto andare. L’unica cosa che mi spaventa davvero è la non voglia di far ripartire la scuola.
Hai ragione, sulla scuola mi sembra che nessuno abbia le idee chiare, io sono preoccupata anche per la sanità in generale, speriamo he riprendano a fare visite ed esami normalmente